Depurazione dell’acqua: quale filtro scegliere in piscina?
Per una balneazione e una corretta igiene della piscina, la filtrazione dell’acqua è cruciale! Un buon impianto di filtrazione serve a eliminare le micro particelle e lo sporco più fine, nonché a purificare l’acqua, facendola tornare trasparente e pulita.
È grazie ad un’efficace filtrazione unita all’azione di un trattamento chimico ad hoc, se durante la bella stagione non devi cambiare l’acqua ogni settimana. Infatti, se la vasca si presenta torbida, cosparsa di macchie e, in generale, sporca, il filtro è una delle cose che devi subito controllare. Magari deve solo essere lavato o sostituito, oppure nel peggiore dei casi, non è di buona qualità. Ecco perché vale sempre la pena investire su prodotti ben progettati in grado di assicurare un’ottima performance. Piuttosto conviene spendere qualcosa in più, ma essere poi sicuri del risultato.
Tipologie di filtri per piscina
Dopo questa breve premessa, vediamo i principali tipi di filtro utilizzati negli impianti e proviamo a descriverne brevemente le caratteristiche.
Filtri a sabbia
Sono i filtri più diffusi nell’ambito delle piscine private interrate grazie alla buona capacità filtrante e al prezzo accessibile. Il letto filtrante è composto da sabbia che può essere monostrato, se avente tutta granulometria uguale, o multistrato, se la granulometria varia da uno strato all’altro. L’acqua entra dalla parte superiore, attraversa il filtro ed esce dalla parte inferiore, raccolta nelle “candele” e convogliata nuovamente in piscina. Durante il passaggio, le impurità presenti vengono trattenute nel letto di sabbia, e l’acqua viene ripulita. I vantaggi di un filtro a sabbia, oltre all’alta qualità di filtraggio, sono sicuramente:
- La facile manutenzione, il controlavaggio per la pulizia si svolge rapidamente e senza complicazioni,
- Un buon rapporto qualità prezzo,
- Un’ottima durabilità.
Filtri a cartuccia
È una tipologia di filtro molto diffusa per piscine di piccole dimensioni, strutture fuoriterra, vasche per bambini e spa. I filtri a cartuccia nonostante abbiano dimensioni ridotte, hanno una buona capacità filtrante. Questo perché, la superficie porosa che trattiene lo sporco è ripiegata a soffietto all’interno della cartuccia. Ciò permette di usufruire di una vasta area filtrante in uno spazio ristretto. Per contro, la velocità di depurazione è, però, abbastanza bassa. Ecco perché le cartucce vanno bene per chi ha una struttura di piccole dimensioni, che non ci mette tanto per fare un ricircolo completo dell’acqua della vasca. Lo svantaggio di questo sistema è che necessita di una manutenzione accurata e paziente. Per la pulizia bisogna, infatti, aprire la cartuccia e passare manualmente con un getto d’acqua in ogni singola lamella!
Filtri a diatomea
Lo strato filtrante è costituito da una farina fossile detta diatomea, che ha un’elevata porosità e una granulometria inferiore rispetto ai quarzi dei filtri a sabbia. I filtri a diatomea trattengono, infatti, impurità dell’ordine di micron e effettuano una depurazione molto efficiente che rende l’acqua brillante come nessun altro sistema di filtrazione riesce a fare! Lo svantaggio di questi filtri è che sono molto delicati e che necessitano di una pulizia accurata e paziente, ad ogni lavaggio poi la polvere di diatomea deve essere sostituita. Inoltre, le piscine che hanno un impianto di filtrazione a diatomea devono istallare un riduttore di pH e cloro per evitare di danneggiare i filtri.
Se vuoi saperne di più su quale sistema di filtrazione si adatta meglio alla tua piscina, contatta il rivenditore Rete Piscine più vicino a te!