Area benessere: saune ad infrarossi

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La sauna è una tradizione antica che trova origine tra le popolazioni nordiche, dove viene tutt’oggi usata per combattere gli effetti del freddo sul corpo umano, in particolare sulle ossa e sulle articolazioni. Come abbiamo già visto nel post sui benefici della sauna, quando le temperature sono molto basse, il freddo penetra così in profondità nel corpo da debilitarlo. La sferzata di calore di una sauna lo rinvigorisce, agendo sia in profondità sulle ossa e sui muscoli, che in superficie, sui tessuti e sull’epidermide.

In commercio ci sono varie tipologie di saune, una tra le più conosciute ed utilizzate è quella ad infrarossi.

Le saune ad infrarossi

La sauna ad infrarossi sfrutta temperature decisamente più contenute rispetto alle saune tradizionali. L’infrarosso, infatti, penetra gli strati della pelle per lavorare dall’interno innalzando la temperatura corporea. Questo consente di tenere la temperatura della cabina ad un massimo di 50-55° C in modo da non determinare una elevata cessione di liquidi ad ogni trattamento.

La sauna fa bene a qualsiasi età anche se più si va avanti con gli anni più il corpo sopporta meno il calore. Dovrebbero invece astenersi dalla sauna chi soffre di insufficienza cardiaca, problemi circolatori importanti, ipertensione e ipotensione.

A parte per chi possiede questa tipologia di disturbi, le saune ad infrarossi sono in realtà molto consigliate per i loro effetti benefici, nonché terapeutici riconosciuti anche dalla medicina avanzata. L’azione benefica si deve principalmente all’aumento della temperatura nei tessuti che vengono irradiati e aiuta:

  • Il rilassamento dei muscoli, ottenuto grazie all’effetto benefico del calore che fa rilasciare i le fasce muscolari contratte.
  • Eliminazione tossine, gli infrarossi favoriscono il naturale linfodrenaggio. Grazie alle alte temperature, i pori si dilatano ed espellono tossine e grassi.
  • Effetto antalgico è una conseguenza del rilassamento muscolare e dell’eliminazione di tossine che aiutano a lenire i dolori.
  • Effetto trofico, ovvero il nutrimento dei tessuti organici viene favorito dalla vasodilatazione che comporta un maggiore afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, nel sistema circolatorio che irrora i tessuti.