Coprire o non coprire la piscina in inverno
Coprire o non coprire la piscina in inverno

Coprire o non coprire la piscina in inverno

La stagione invernale porta con sé temperature rigide e condizioni meteorologiche poco favorevoli, che possono influenzare le piscine scoperte. La domanda che molti proprietari di piscine si pongono in questo periodo dell’anno è: “Devo coprire la piscina in inverno, o è meglio lasciarla scoperta?”

Questa decisione può sembrare semplice, ma in realtà nasconde diversi fattori da considerare per garantire la protezione della struttura e dell’acqua stessa. Coprire la piscina durante i mesi freddi non è solo una questione di praticità: può aiutare a mantenere la qualità dell’acqua, proteggere l’impianto dai danni causati dal gelo e ridurre la necessità di interventi di manutenzione straordinaria. Tuttavia, esistono anche alcuni vantaggi nel lasciare la piscina scoperta, a patto che si utilizzino accorgimenti adeguati.

Scegliere se coprire o meno la piscina in inverno dipende da vari elementi, tra cui il clima della zona, il tipo di piscina, l’utilizzo e la presenza di un sistema di riscaldamento. Inoltre, la disponibilità di coperture di vario tipo, come coperture invernali, isotermiche o automatiche, amplia le possibilità, ma può anche rendere la scelta più complessa per chi non è esperto del settore.

In questo articolo analizzeremo i pro e i contro di coprire la piscina in inverno e ti forniremo informazioni utili per prendere una decisione consapevole.

I vantaggi di coprire la piscina in inverno

Coprire la piscina in inverno offre numerosi benefici per chi desidera mantenere la struttura in ottime condizioni e ridurre il tempo dedicato alla manutenzione. Innanzitutto, una copertura limita l’accumulo di detriti nell’acqua, come foglie e rami, che possono deteriorare la qualità dell’acqua e favorire la proliferazione di alghe e batteri. Mantenendo la piscina coperta, si riduce significativamente la necessità di interventi di pulizia durante i mesi invernali.

Un altro vantaggio di coprire la piscina è la protezione dall’azione del gelo. Nei climi freddi, l’acqua esposta a temperature inferiori allo zero può congelarsi, creando pressione sulle pareti e sul fondo della piscina, con il rischio di provocare danni alla struttura. Utilizzare una copertura invernale, specialmente se dotata di sistemi antigelo, aiuta a evitare che l’acqua si congeli, riducendo il rischio di danni costosi e aumentando la durata della piscina.

Infine, la copertura contribuisce a mantenere l’acqua pulita e pronta per la stagione estiva. Una piscina coperta richiede meno trattamenti chimici e rimane protetta dai raggi solari, che possono alterare l’equilibrio chimico dell’acqua. Questo permette di risparmiare su prodotti per la manutenzione e di ridurre il lavoro necessario per la riapertura della piscina con l’arrivo della primavera.

Svantaggi di coprire la piscina in inverno

Nonostante i vantaggi, coprire la piscina in inverno può presentare alcuni svantaggi. Il primo è sicuramente il costo della copertura stessa: acquistare una copertura invernale di buona qualità rappresenta un investimento, che potrebbe non essere necessario se la piscina è già attrezzata per resistere alle condizioni invernali. Inoltre, l’installazione e la rimozione della copertura richiedono tempo e attenzione, soprattutto se si sceglie una copertura pesante o se si tratta di una piscina di grandi dimensioni.

Un altro aspetto da considerare è che, sebbene la copertura riduca l’accumulo di detriti, essa stessa necessita di manutenzione. Le foglie, la pioggia e la neve si accumulano sulla copertura, e se non vengono rimossi regolarmente, possono danneggiarla o causare cedimenti. La pulizia della copertura, quindi, può richiedere un impegno periodico, soprattutto nelle aree dove le condizioni atmosferiche sono particolarmente avverse.

Infine, per chi desidera una piscina esteticamente gradevole anche in inverno, la copertura potrebbe essere un elemento poco attraente. Molti proprietari di piscine preferiscono lasciare la piscina scoperta per mantenere un aspetto ordinato e invitante nel giardino, ma questa scelta richiede comunque una cura costante per mantenere la piscina pulita e in buone condizioni durante i mesi più freddi.

Tipi di coperture invernali: quale scegliere?

Esistono diversi tipi di coperture invernali, ciascuna con caratteristiche specifiche e destinata a diversi tipi di piscine e condizioni atmosferiche. Una delle più comuni è la copertura galleggiante, realizzata in materiale plastico resistente, progettata per proteggere la piscina dall’accumulo di detriti e dall’azione del freddo. Questa soluzione è economica, facile da installare e rimuovere, ma richiede attenzione per evitare che si accumuli acqua stagnante sulla superficie.

Un altro tipo di copertura molto efficace è la copertura di sicurezza, che non solo protegge la piscina dagli agenti atmosferici, ma funge anche da barriera di sicurezza per bambini e animali domestici. Questa copertura è generalmente realizzata in materiale resistente e dotata di ancoraggi sicuri, ma richiede un’installazione più complessa e un costo iniziale superiore.

Infine, le coperture isotermiche sono una buona soluzione per chi desidera mantenere una temperatura minima dell’acqua durante i mesi invernali. Queste coperture riducono la dispersione di calore e permettono di mantenere la piscina a una temperatura confortevole, ideale per chi utilizza sistemi di riscaldamento. Sono una soluzione più costosa rispetto alle coperture galleggianti, ma offrono un buon isolamento termico.

Coprire o lasciare scoperta la piscina: quando è preferibile?

La decisione finale se coprire o meno la piscina in inverno dipende da vari fattori. Innanzitutto, è importante considerare il clima della propria zona: in aree soggette a gelate frequenti, una copertura è fortemente consigliata per evitare danni strutturali. In zone con inverni miti, invece, lasciare la piscina scoperta potrebbe essere un’opzione valida, purché si effettuino trattamenti regolari.

Un altro elemento da considerare è la frequenza di utilizzo della piscina: se la piscina viene utilizzata anche nei mesi invernali, come avviene per alcune strutture riscaldate, potrebbe essere preferibile utilizzare una copertura isotermica, che permette di mantenere l’acqua calda e ridurre i consumi energetici. Viceversa, per piscine che restano inutilizzate in inverno, una copertura invernale è l’opzione più pratica ed economica.

Infine, il tipo di piscina e gli accessori già presenti possono influenzare la scelta. Le piscine con impianti di filtraggio sofisticati e resistenti al gelo possono essere lasciate scoperte, a condizione di monitorare l’acqua e proteggerla dai detriti. Per le piscine meno accessoriate, invece, una copertura rappresenta un’ulteriore garanzia di protezione e durata nel tempo.

Coprire o non coprire la piscina in inverno? Conclusioni

In conclusione, coprire la piscina in inverno offre una serie di vantaggi in termini di protezione, manutenzione e riduzione dei costi, ma presenta anche alcuni svantaggi che vanno considerati. La scelta tra coprire o lasciare scoperta la piscina dipende dalle condizioni climatiche, dalla frequenza di utilizzo e dalle caratteristiche specifiche della piscina. Valutare le proprie esigenze e consultare degli esperti può aiutarti a fare la scelta migliore per mantenere la piscina in perfette condizioni anche durante i mesi più freddi.

Vuoi maggiori informazioni su come proteggere la tua piscina in inverno? Rivolgiti al concessionario di Rete Piscine più vicino per un preventivo gratuito.

Manutenzione robot per piscine
Manutenzione robot per piscine

Manutenzione robot per piscine

La manutenzione regolare dei robot per piscine è essenziale per garantire un’efficace pulizia e prolungare la durata del dispositivo.

Anche se potrebbe sembrare una sfida per i non esperti, con alcuni semplici passaggi è possibile mantenere il tuo robot in condizioni ottimali.

In questo articolo, vedremo alcune pratiche consigliate per la pulizia e la manutenzione dei robot, fornendo consigli utili per garantire prestazioni ottimali nel tempo.

Pulizia e manutenzione dei robot per piscine

La pulizia del robot è fondamentale per assicurare la rimozione efficiente di detriti e impurità dall’acqua. Dopo ogni utilizzo, ispeziona il filtro per assicurati che sia privo di residui. Inoltre, pulisci il corpo del robot e assicurati che le spazzole siano libere da ostacoli.

Una pulizia accurata dopo ogni utilizzo garantirà una maggiore durata del tuo robot e prestazioni di pulizia ottimali.

Pulizia del filtro e del cestello

Il filtro e il cestello del pulitore svolgono un ruolo cruciale nel trattenere sporco e detriti. Rimuovi il filtro regolarmente e sciacqualo sotto acqua corrente per eliminare i residui accumulati. Controlla il cestello per assicurarti che non ci siano blocchi, pulendolo accuratamente.

La manutenzione attenta di queste componenti garantirà una filtrazione efficiente e contribuirà a mantenere pulita l’acqua della tua piscina.

Pulizia delle spazzole e dei rulli

Le spazzole e i rulli dei robot per piscine sono responsabili della pulizia delle superfici della piscina. Ispeziona regolarmente queste parti per assicurarti che siano libere da detriti e residui. Pulisci eventuali ostacoli e controlla l’usura delle spazzole. Una pulizia attenta delle spazzole e dei rulli ti garantirà una pulizia efficiente oltre a prevenire danni alle superfici della piscina stessa.

Conservazione del robot

La corretta conservazione del robot è fondamentale, specialmente durante i periodi di inattività. Conserva il dispositivo in un luogo fresco e asciutto, evitando l’esposizione diretta al sole. Rimuovi il robot dall’acqua dopo l’utilizzo e lascialo asciugare completamente prima di riporlo.

Seguendo queste pratiche, prolungherai la vita del tuo robot garantendo prestazioni ottimali ogni volta che lo utilizzi.

Controllo cavo e connessioni

Il cavo del robot è una componente critica, e la sua integrità è essenziale per un funzionamento efficace. Controlla regolarmente il cavo per eventuali danni o piegature, e riparali tempestivamente.

Verifica anche le connessioni e assicurati che siano salde. Un cavo in buone condizioni e connessioni sicure sono fondamentali per garantire che il pulitore funzioni senza intoppi.

Se sei interessato a realizzare una piscina per il tuo giardino o sei alla ricerca di un’azienda che si occupi della manutenzione del tuo impianto puoi rivolgerti al rivenditore SCP Fidelio più vicino per un preventivo gratuito.

Robot pulitori Polaris
Robot pulitori Polaris

Robot pulitori Polaris

I robot pulitori Polaris W Line sono dispositivi all’avanguardia progettati per rendere la manutenzione della tua piscina un’esperienza senza sforzi.

Con il continuo sviluppo della tecnologia, i robot Polaris W Line si distinguono per affidabilità ed esperienza, offrendo soluzioni innovative per mantenere la vostra piscina in condizioni ottimali.

Robot Piscina Polaris, affidabilità ed esperienza

Polaris è sinonimo di affidabilità ed esperienza nel settore della pulizia automatizzata per pisicne. Grazie a anni di ricerca e sviluppo, i prodotti Polaris hanno raggiunto standard elevati nel fornire soluzioni di alta qualità.

La robustezza di questi robot pulitori per piscina garantisce una pulizia efficiente e precisa, offrendo una soluzione completa per la manutenzione della tua vasca.

Sottolineando la semplicità d’uso, i robot pulitori Polaris sono progettati per adattarsi a diverse forme e dimensioni di piscine, coprendo ogni angolo con precisione. La loro intuitiva interfaccia utente permette anche a chi non è esperto di gestire facilmente le operazioni di pulizia, rendendo i robot Polaris una scelta ideale per chi desidera un’esperienza senza complicazioni.

Robot Pulitori Polaris: Tecnologia innovativa, effetto Venturi

L’effetto Venturi è il cuore pulsante dei robot pulitori Polaris, distinguendoli per la loro efficienza e capacità di aspirazione.

Questo sistema innovativo sfrutta l’effetto Venturi, che converte l’acqua in entrata in un potente flusso di aspirazione. Durante il percorso sulla superficie della piscina, il pulitore assorbe efficacemente le impurità accumulate sul fondo, garantendo una pulizia completa e senza sforzi.

Il principio di funzionamento è ingegnoso: mentre il robot si muove, l’effetto Venturi crea un vuoto che attira lo sporco attraverso la potente aspirazione.

Foglie, insetti e persino sabbia vengono catturati e depositati nei sacchi di filtraggio dell’acqua. Questo sistema intelligente non solo assicura una pulizia approfondita, ma anche una rimozione efficiente di una vasta gamma di detriti, mantenendo la tua piscina impeccabile in ogni dettaglio.

Pulitore Polaris W 635

Uno dei modelli di punta è il Polaris W 635, un robot che si distingue per la sua efficacia e versatilità.

Dotato di avanzata tecnologia di navigazione, il W 635 scansiona la piscina in modo intelligente, individuando le zone che richiedono maggiore attenzione. La sua facilità d’uso è enfatizzata dalla programmazione intuitiva e dalla capacità di adattarsi a diversi tipi di superfici, garantendo una pulizia completa e senza sforzi.

Robot Pulitori Polaris W 655: Aspirazione ciclonica

Il modello W 655 spicca per la sua aspirazione ciclonica brevettata, che garantisce prestazioni di pulizia eccezionali.

Questa tecnologia avanzata consente al robot di rimuovere detriti di ogni dimensione con efficacia, mantenendo la vostra piscina cristallina. La durata dei componenti è un altro punto forte, assicurando una lunga vita operativa e riducendo al minimo i costi di manutenzione nel tempo.

Polaris modello W 675: Top di gamma

Il modello W 675 rappresenta il top di gamma, combinando prestazioni straordinarie con un’intelligenza superiore.

Dotato di sensori avanzati, il W 675 adatta il suo percorso di pulizia in base alle caratteristiche specifiche della vostra piscina, garantendo una copertura completa e ottimale. La sua efficienza energetica e le opzioni di programmazione lo collocano al vertice della gamma Polaris, offrendo un’esperienza di pulizia senza precedenti.

Robot Piscina Polaris: Vantaggi principali

Oltre alla pulizia impeccabile, i Robot Pulitori Polaris offrono numerosi vantaggi. La riduzione del consumo di energia, la semplicità di manutenzione e la garanzia di lunga durata fanno di questi dispositivi la scelta ideale per chi cerca un modo conveniente per mantenere la piscina in condizioni ottimali.

Investire in un robot pulitore Polaris significa godere di una piscina pulita senza lo stress della manutenzione tradizionale.

Se sei interessato a realizzare una piscina per il tuo giardino o sei alla ricerca di un’azienda che si occupi della manutenzione del tuo impianto puoi rivolgerti al rivenditore SCP Fidelio più vicino per un preventivo gratuito.

COME ALZARE IL PH BASSO DELLA PISCINA
COME ALZARE IL PH BASSO DELLA PISCINA

Ph basso in piscina

Quando si tratta di mantenere la piscina in perfette condizioni, uno degli aspetti cruciali da considerare è il livello di pH dell’acqua. Il pH misura l’acidità o la basicità della piscina e ha un impatto significativo sulla salute degli occhi e della pelle degli utenti, sulla durata degli accessori della piscina e sulla performance dei prodotti chimici.

In questo articolo, analizzeremo l’importanza del pH in piscina, i problemi causati da un pH basso e scopriremo alcuni metodi pratici per aumentare il pH dell’acqua in modo sicuro ed efficace.

PH in piscina: perché è così importante?

Il mantenimento del giusto livello di pH nella piscina è di fondamentale importanza per garantire un ambiente sicuro e piacevole per tutti gli utilizzatori. Il pH influisce sulla reazione degli agenti chimici utilizzati per disinfettare l’acqua, come il cloro. Un pH corretto permette al cloro di funzionare in modo più efficace nel combattere batteri e agenti patogeni, mantenendo l’acqua pulita e priva di contaminanti.

Un altro motivo per cui il pH è importante è la sua influenza sul benessere degli utilizzatori della piscina. Un pH sbilanciato può causare irritazione degli occhi e della pelle, rendendo l’esperienza di nuoto sgradevole e poco salutare. Inoltre, un pH basso può danneggiare le superfici interne della piscina, come la liner o il rivestimento in cemento, riducendone la durata e aumentando i costi di manutenzione.

I problemi causati dal pH elevato

Un pH basso nella piscina può portare a una serie di problematiche, e riconoscerne i segni è fondamentale per intervenire tempestivamente. Uno dei sintomi più comuni di un pH basso è la presenza di acqua torbida e opaca. Inoltre, potresti notare che il cloro aggiunto all’acqua sembra inefficace, con la formazione di alghe e batteri resistenti. Altri segni di un pH basso includono irritazioni agli occhi e alla pelle degli utilizzatori, sensazione di bruciore agli occhi durante il nuoto e odore sgradevole dell’acqua.

Tuttavia, è essenziale non confondere un pH basso con un pH elevato, che può anch’esso causare problemi. Un pH troppo alto rende il cloro meno efficace, portando a una ridotta capacità di disinfettare l’acqua, e può causare la formazione di depositi di calcare sulle pareti della piscina e degli accessori. Questi depositi non solo rendono la piscina poco attraente esteticamente, ma possono anche compromettere la funzionalità di filtri e pompe.

Come aumentare il pH in piscina

Quando il pH della tua piscina risulta essere troppo basso, ci sono alcune azioni da intraprendere per portarlo ai livelli ottimali. Prima di tutto, è consigliabile effettuare una misurazione del pH con l’ausilio di un kit test. Questi kit sono facilmente reperibili presso i negozi di piscine o online e consentono di valutare il livello di pH dell’acqua.

Per aumentare il pH, uno dei metodi più comuni è l’utilizzo del carbonato di sodio (soda solvay) o bicarbonato di sodio. Questi prodotti sono disponibili in forma granulare e possono essere aggiunti direttamente all’acqua della piscina. È importante seguire attentamente le istruzioni sulla confezione e aggiungere gradualmente il prodotto per evitare un’eccessiva variazione del pH.

Dosare i prodotti per il pH

La dosatura corretta dei prodotti per regolare il pH è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Se il livello di pH è solo leggermente basso, è consigliabile aggiungere piccole quantità di bicarbonato di sodio, controllando il pH dopo ogni aggiunta. Se il pH è significativamente basso, potrebbe essere necessario utilizzare una maggiore quantità di prodotto, ma è importante procedere con cautela e verificare regolarmente il pH per evitare di superare il valore desiderato.

È buona pratica effettuare la correzione del pH in più fasi, in modo da raggiungere gradualmente il livello desiderato. Inoltre, si consiglia di effettuare questa operazione di sera o quando la piscina non è in uso, in modo da permettere al prodotto di distribuirsi uniformemente nell’acqua prima che gli utenti tornino a fare il bagno.

Conclusioni

Mantenere il pH dell’acqua della piscina al livello corretto è un passo essenziale per godere di un’esperienza di nuoto sicura e piacevole. Un pH equilibrato favorisce l’efficacia dei prodotti chimici utilizzati per la disinfezione e protegge la salute degli utilizzatori, evitando irritazioni agli occhi e alla pelle. Con l’uso responsabile dei prodotti correttori e una buona gestione della dosatura, è possibile mantenere il pH della piscina nella giusta fascia e garantire un ambiente di balneazione sano e pulito per tutta la stagione estiva.

Se sei interessato a realizzare una piscina per il tuo giardino o vuoi acquistare una pompa di calore puoi rivolgerti al rivenditore SCP Fidelio più vicino per un preventivo gratuito.

gardenpac-aquax
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Che cos’è una pompa di calore? Come funziona? Spesso coloro che possiedono una piscina non sanno che possono installare determinati strumenti. Scopriamo insieme la loro funzione.
Una pompa di calore è un meccanismo che, con l’impiego di una limitata quantità di energia, è capace di trasferire il calore da un punto all’altro.

Se applicata al riscaldamento delle piscine, riesce a prelevare il calore dall’aria esterna per trasferirlo nell’acqua. Grazie a questo processo, le pompe di calore riescono a consumare meno elettricità, in quanto sfruttano il calore già presente nell’ambiente circostante.

Come funziona una pompa di calore per piscina?

Una pompa di calore per piscina preleva l’aria dall’ambiente (o l’acqua dal terreno) e la trasferisce all’acqua della piscina aumentando la temperatura. Ciò avviene attraverso un ciclo termodinamico in cui vengono utilizzati un compressore, uno scambiatore di calore, un evaporatore e un condensatore.

L’acqua fredda della piscina viene pompata attraverso lo scambiatore di calore dove viene riscaldata dall’aria o dall’acqua prelevata dal terreno. Il compressore viene utilizzato per comprimere il gas refrigerante e aumentare la temperatura. Il gas viene poi fatto passare attraverso uno scambiatore di calore dove cede il calore all’acqua della piscina, quindi viene portato a bassa pressione nell’evaporatore dove assorbe il calore dall’aria esterna. Infine, il gas viene nuovamente compresso nel condensatore e il ciclo si ripete.

Una volta che l’acqua della piscina ha raggiunto la temperatura desiderata, la pompa di calore viene spenta.

Come viene installata una pompa di calore per piscina?

L’installazione di una pompa di calore per piscina richiede una serie di passaggi:

  1. Posizionamento: identificare l’area in cui verrà installata la pompa, preferibilmente in un luogo ben ventilato e in grado di isolarla dalle intemperie e dal sole diretto.
  2. Preparazione dell’impianto: collegare la pompa di calore all’intero circuito dell’impianto di filtraggio della piscina, che comprende pompa, skimmer, filtri, etc.
  3. Collegamento elettrico: collegare la pompa di calore all’impianto elettrico della casa, utilizzando un comune interruttore automatico.
  4. Avvio: completare l’installazione della pompa di calore per la piscina e accenderla, seguendo le istruzioni del manuale.
  5. Controllo: fare attenzione a controllare il corretto funzionamento della pompa di calore, monitorando la temperatura dell’acqua e gli indicatori di pressione e di consumo energetico.

È importante che l’installazione della pompa di calore per la piscina sia eseguita da un tecnico specializzato, al fine di garantire il massimo rendimento e la massima efficienza nel tempo.

Qual è la differenza tra una pompa di calore per piscina standard e una inverter?

Una pompa di calore per piscina standard ha una velocità fissa e non può variare la sua capacità di riscaldamento in base alle esigenze. Questo significa che consuma la stessa quantità di energia a prescindere dal fatto che la piscina sia già calda o fredda.

Una pompa di calore per piscina inverter, invece, è in grado di variare la sua velocità e capacità di riscaldamento in base alle condizioni della piscina, utilizzando solo l’energia necessaria in ogni momento. In questo modo, la pompa consuma meno energia e garantisce un maggiore risparmio energetico.

Come riscaldare le piscine con le pompe di calore?

Per riscaldare le piscine con le pompe di calore, è necessario seguire questi passaggi:

  • Calcolare la capacità della pompa di calore in base alla dimensione della piscina.
  • Installare la pompa di calore vicino alla piscina, in un luogo facilmente accessibile.
  • Collegare la pompa di calore al circuito di filtraggio e alla piscina stessa.
  • Programmare la pompa di calore secondo le esigenze di riscaldamento: temperatura dell’acqua, orari e giorni di utilizzo.
  • Regolare le valvole per controllare il flusso dell’acqua e la temperatura.
  • Verificare la manutenzione periodica della pompa di calore, come la pulizia del filtro.

Le pompe di calore sono un’opzione efficiente ed ecologica per riscaldare le piscine, in quanto utilizzano l’energia dell’aria esterna per produrre calore. Inoltre, permettono di risparmiare sui costi energetici rispetto ad altre soluzioni di riscaldamento.

Risparmio energetico per il riscaldamento piscine

Per risparmiare energia nel riscaldamento delle piscine, ci sono diverse strategie che si possono adottare:

  1. Copertura: Utilizzare una copertura solare flottante o un telo per coprire la piscina quando non viene utilizzata. Questo riduce la perdita di calore attraverso l’evaporazione dell’acqua e aiuta a trattenere il calore prodotto dal sistema di riscaldamento.
  2. Fonti alternative di energia: Si può considerare l’utilizzo di fonti alternative di energia come l’energia solare o l’energia geotermica invece del tradizionale riscaldatore a gas o elettrico.
  3. Temperatura: Mantenere la temperatura della piscina a un livello ragionevole, evitando di riscaldare l’acqua troppo al di sopra della temperatura ambiente.
  4. Isolamento: Controllare che il sistema di riscaldamento della piscina sia ben isolato per evitare la dispersione di calore.
  5. Filtraggio: Controllare la frequenza e la durata dei cicli di filtraggio dell’acqua dalla piscina e verificare che il sistema di filtraggio dell’acqua sia in buone condizioni.

Adottando questi semplici accorgimenti, si può ridurre notevolmente il consumo di energia e il costo del riscaldamento della piscina.

Quanto costa il consumo elettrico di una piscina all’anno?

Il costo del consumo elettrico di una piscina dipende da molti fattori, come la dimensione della piscina, la frequenza d’uso, il tipo e la potenza del sistema di filtrazione, il tipo di riscaldamento e l’efficienza energetica dell’impianto. In generale, stimiamo che una piscina di medie dimensioni (10 x 5 metri) con un sistema di filtrazione e riscaldamento standard possa costare tra i 500 e i 1000 euro all’anno in consumo elettrico.

Tuttavia, per avere una stima più precisa, è sempre meglio consultare un professionista del settore.

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Filtrazione della piscina
Filtrazione della piscina

Filtrazione della piscina

Ti sarà probabilmente noto che il sistema di filtrazione della piscina è essenziale per purificare l’acqua dall’eventuale presenza di sporco, garantendo un ambiente igienico e sicuro.

La corretta pulizia della piscina dipende principalmente dal funzionamento del sistema di filtrazione, piuttosto che dai prodotti chimici o meccanici per la pulizia. Tuttavia, potrebbe essere importante conoscere meglio il funzionamento di questo strumento della tua piscina. In questa guida ti spiegheremo dettagliatamente a cosa serve, di cosa si compone e le diverse tecnologie disponibili sul mercato.

Da cosa è composto il sistema di filtrazione piscina?

Il sistema di filtrazione di una piscina è composto da diversi componenti tra cui possiamo segnalare:

  • Pompe: le pompe di filtrazione aiutano a spostare l’acqua attraverso il sistema di filtrazione
  • Filtro: il filtro rimuove le particelle di sporcizia, detriti e altre impurità dall’acqua
  • Skimmer: gli skimmer raccolgono la sporcizia, foglie e altri detriti che galleggiano sulla superficie dell’acqua
  • Bocchette di aspirazione: le bocchette aspirano l’acqua dalla piscina per farla filtrare attraverso il sistema di filtrazione
  • Valvole multiporta: la valvola multiporta consente di dirigere l’acqua in diverse posizioni attraverso il sistema di filtrazione
  • Clorinatori: i clorinatori sono utilizzati per rilasciare il cloro nell’acqua della piscina e mantenerla pulita e chiara
  • Manometri: questi controllano la pressione del sistema di filtrazione e indicano quando è necessario pulire o sostituire il filtro
  • Timer: il timer controlla l’accensione e lo spegnimento delle pompe di filtrazione e consente di programmare la durata del processo di filtraggio.

Perché è importante la potenza dell’impianto di filtrazione?

La potenza dell’impianto di filtrazione è importante perché determina l’efficienza del sistema di filtraggio nell’eliminare le impurità dall’acqua. Se l’impianto di filtrazione non ha una potenza sufficiente, l’acqua potrebbe non essere completamente pulita.

Inoltre, un impianto di filtrazione con una potenza insufficiente potrebbe non essere in grado di fornire una quantità sufficiente di acqua causando problemi di approvvigionamento.

Pompe per filtrazione per piscina: quale scegliere?

La scelta della pompa per la filtrazione della piscina può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la dimensione della piscina, la quantità d’acqua da filtrare e la potenza necessaria per mantenere l’acqua pulita. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a scegliere la pompa giusta per la tua piscina:

  1. Dimensioni della piscina: la prima cosa da considerare è la dimensione della piscina. In linea di massima, più grande è la piscina, maggiore dovrà essere la pompa per garantire una filtrazione adeguata.
  2. Flusso d’acqua: la pompa deve essere in grado di gestire il flusso d’acqua necessario per la tua piscina. Ti consigliamo di consultare le indicazioni del produttore per capire la portata massima della pompa.
  3. Potenza: la potenza della pompa dipende dal volume d’acqua da filtrare e dal sistema di filtrazione installato. In generale, le pompe per piscine variano da 0,5 a 3 CV.
  4. Efficienza energetica: scegli una pompa con un’alta efficienza energetica, che ti permetterà di risparmiare sui costi di gestione della piscina senza sacrificare l’efficacia della filtrazione.
  5. Silenziosità: seleziona una pompa che produca poco rumore, in modo da poter godere della tua piscina in tranquillità.
  6. Facilità di installazione: opta per una pompa che sia facile da installare e da utilizzare, in modo da poterla gestire con semplicità e autonomia.
  7. Qualità: scegli una pompa di marca e affidabile, in modo da avere la garanzia di un prodotto di qualità e duraturo nel tempo.

Le principali tipologie di pompa per filtrazione:

  • Pompe a velocità singola: il motore aziona il girante a una sola velocità, in base alla potenza del motore.
  • Pompe a velocità variabile: in questo caso il tipo di motore non è a induzione ma a magneti e riesce a creare meno frizione durante il funzionamento, per una maggiore efficienza. Questo tipo di pompe richiede un investimento maggiore ma può funzionare a lungo ad una velocità ridotta, riducendo il consumo di elettricità.

Filtri per piscine: tipologie e funzioni

I filtri per piscine sono dispositivi fondamentali per mantenere pulita e sicura l’acqua della piscina, eliminando le impurità e i contaminanti attraverso un processo di filtrazione. Esistono diverse tipologie di filtri per piscine, ciascuna con funzioni specifiche:

  • Filtri a sabbia: sono i filtri più comuni e utilizzati, costituiti da un serbatoio pieno di sabbia o di altri materiali filtranti. L’acqua della piscina viene fatta passare attraverso il materiale filtrante, che trattiene le impurità.
  • Filtri a cartuccia: hanno un elemento filtrante costituito da una cartuccia in materiale poroso. L’acqua della piscina viene fatta passare attraverso la cartuccia, che trattiene le impurità e richiede una pulizia periodica.
  • Filtri a DE (Diatomaceous Earth): utilizzano un polvere bianca, il diatomite, come materiale filtrante. L’acqua della piscina viene fatta passare attraverso uno strato sottile di diatomite, che trattiene le impurità e richiede una pulizia periodica.
  • Filtri a sabbia a regolazione automatica: utilizzano la tecnologia elettronica per gestire il processo di filtrazione, aumentando o diminuendo la pressione dell’acqua in base ai bisogni della piscina.

La scelta del tipo di filtro dipende dalle esigenze specifiche della piscina e dal budget a disposizione. In ogni caso, la regolare pulizia e manutenzione del filtro è fondamentale per garantire il corretto funzionamento e la durata nel tempo.

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Qualunque sia l’elenco, aggiungi una voce che dice: mi prenderò più cura della mia piscina.

Noi di SCP Fidelio Program siamo sicuri che ce la farai, soprattutto se seguirai questi consigli. Continua a leggere

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