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Il nuoto fa bene alla salute ad ogni età. È indicato per i più piccoli, perché aiuta lo sviluppo armonico del fisico, e ai più grandi, in quanto è utile alla respirazione, alle articolazioni e al metabolismo. È uno sport completo sotto ogni punto di vista. In acqua muovi tutto il corpo, dai muscoli della schiena a quelli delle braccia, dal bacino alle gambe.

Studi universitari e scientifici hanno più volte enunciato i numerosi benefici che il nuoto apporta al nostro organismo. L’attività fisica in acqua giova alla salute, ci permette di scaricare ansia e stress, di rilassare le tensioni accumulate in ufficio e di migliorare la circolazione. Ecco perché è uno sport che i medici consigliano nella grande maggioranza dei casi, anche alle donne in gravidanza!

Spesso, però, gli impegni lavorativi e i ritmi frenetici ci impediscono di andare con costanza e regolarità in piscina. Gli orari dell’ufficio e la famiglia impegnano tutte le nostre giornate, così di sera siamo troppo stanchi per uscire e fare un’ora di vasche. Per fortuna, oggi, esistono diverse soluzioni per chi non vuole rinunciare al piacere di fare un po’ di movimento. Una tra queste è il nuoto controcorrente.

Il nuoto controcorrente

Grazie al nuoto controcorrente, puoi allenarti comodamente nella tua piscina privata, negli orari che preferisci senza dover uscire di casa. Si tratta di un accessorio che è possibile installare nella propria struttura, sia essa interna o esterna, che consente, per l’appunto, di nuotare restando fermi. Il concetto è simile a quello del tapis roulant, un getto d’aria crea una corrente che annulla il movimento. Questo meccanismo rende possibile l’installazione del nuoto controcorrente sugli impianti di qualsiasi dimensione, così da permetterti di allenarti anche in una vasca di dimensioni ridotte.

Puoi decidere tu il tipo di allenamento che desideri fare, regolando l’intensità del getto e la sua direzione. Se disponi, poi, di una struttura interna, hai modo di dedicarti tutto l’anno, con continuità e mantenerti così in forma, pronto per la prossima estate.

I vantaggi del nuoto controcorrente

Sono tanti i vantaggi d’installare il nuoto controcorrente nella tua piscina interrata, tra cui la possibilità di poter disporre del tuo tempo e la tranquillità di non doverti muovere da casa e:

  • Allenarsi comodamente, senza costrizioni di orari e senza dover prendere l’automobile e affrontare il traffico,
  • Scegliere l’intensità dell’allenamento regolando il getto,
  • Potersi allenare anche quando fuori fa freddo, se si dispone di una piscina riscaldata o interna,
  • Poter istallare il nuoto controcorrente anche in una piscina di piccole dimensioni.

La regolarità è l’aspetto che conta di più, qualsiasi sport decidi di praticare. Stramazzare al suolo sottoponendoti ad un allenamento intensivo di due ore una volta al mese non serve a niente. Valgono molto di più, invece, 15 minuti eseguiti tutti i giorni o un’ora, due volte a settimana. Questo sei tu a stabilirlo in base ai tuoi impegni e a come ti trovi meglio. Vedrai, che se sarai costante, non dovrai aspettare a lungo per vedere i primi risultati!

Sei interessato al nuoto controcorrente? Cerca qui il rivenditore Rete Piscine più vicino a te, per richiedere subito informazioni senza impegno.

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Prima dell’arrivo dell’inverno è fondamentale preparare la piscina interrata e la zona solarium per il grande freddo in modo da difenderle dal gelo e conservarle in buono stato per l’arrivo della primavera successiva. Le attività che si svolgono a fine stagione per chiudere l’impianto vengono chiamate operazioni d’invernaggio e, in breve, consistono in tutti quei lavori di pulizia, controllo, messa a riposo e ritiro delle diverse componenti della struttura.

La pulizia del fondo e delle pareti della piscina è una delle prime operazioni da eseguire. Questa attività molto spesso non può essere svolta manualmente dal momento che la struttura non viene svuotata durante la stagione fredda. Ecco perché ti consigliamo di utilizzare uno degli appositi accessori. Si tratta di una strumentazione pensata apposta per essere maneggiata con facilità anche quando la vasca è piena, così da riuscire ad ottenere un buon risultato in un tempo relativamente breve.

Gli accessori per la pulizia del fondo e delle pareti

Esiste una vasta scelta di accessori in grado di soddisfare gusti ed esigenze personali molto diverse tra loro. Se sei alla ricerca del prodotto giusto che ti aiuti a pulire l’impianto, troverai sicuramente ciò che incontra i tuoi bisogni. In questo senso, la tecnologia ha fatto grossi passi in avanti, migliorando materiali, modalità di funzionamento e performance. A seconda del tuo budget, puoi scegliere tra un pulitore manuale e uno automatico, ecco quali sono le principali tipologie:

  1. Pulitori aspiranti di fondo: sono efficaci e funzionali, possono essere usati tranquillamente sott’acqua e aspirano con cura ogni particella e impurità presente sulla superficie della vasca.
  2. Pulitori automatici: una volta attaccati all’apposita presa, funzionano da soli, muovendosi sott’acqua e eliminando ogni traccia di sporco. Si tratta di una via di mezzo tra un modello manuale e uno automatico, in quanto possono muoversi in autonomia ma non tengono conto della forma e delle dimensioni della struttura.
  3. Pulitori Dolphin: è un modello di pulitori idroelettrici che utilizza l’acqua per funzionare. Anch’esso è in grado di muoversi autonomamente svolgendo gran parte del lavoro da solo e lasciando a te più tempo libero per dedicarti ad altre attività.
  4. Robot: sono l’ultima generazione di pulitori, dispongono di un dispositivo per il controllo che permette loro di scandagliare la struttura intuendone la forma e la grandezza. Si muovono in autonomia e svolgono una pulizia minuziosa come quella che faresti tu manualmente. Alcuni modelli sono in grado di andare anche in verticale, passando così anche sulle pareti.

Quale modello scegliere?

La scelta del pulitore dipende da diversi aspetti, esigenze personali, dimensioni e forma dell’impianto, nonché budget a disposizione. Solitamente i metodi di pulizia manuale sono consigliati per strutture di piccole dimensioni. Su impianti più grandi, infatti, il rischio è quello di impiegare tempo e fatica e di non riuscire a compiere un lavoro accurato. I nuovi modelli automatizzati sfruttano, invece, tecnologie sofisticate che permettono loro di ricoprire l’intera superficie senza tralasciare alcuno spazio!

Scegliere il pulitore giusto è importante per garantire la corretta igiene della tua piscina, se sei indeciso prova a contattare il concessionario di Rete Piscine più vicino a te e chiedi consiglio ad un esperto.

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Le piscine interne sono la soluzione ideale per chi vuole continuare a fare i bagni anche quando fuori fa freddo. Sono tanti i benefici che tu e la tua famiglia potrai trarre ritagliando un posto all’interno della tua abitazione da dedicare tutto l’anno al relax, al divertimento e al benessere. Non si tratta solo di trascorrere piacevoli momenti di tempo libero, ma di migliorare la qualità della vita di tutti quanti.

Oggi, la gamma di tipologie di strutture interne è molto varia con una scelta di materiali e forme veramente ampia. Senza contare che ogni modello può essere personalizzato per dimensioni, rifiniture e accessori. Insomma, è facile realizzare la piscina dei sogni, che si adatta perfettamente alle tue esigenze e bisogni. Grazie alla qualità dei materiali e alle nuove tecniche di costruzione, infatti, i nuovi impianti indoor riescono a coniugare funzionalità e design, praticità ed estetica.

Piscine interne: cosa bisogna sapere prima dell’istallazione

Tuttavia, prima di decidere se acquistare o meno una struttura interna ci sono alcuni aspetti che è meglio conoscere. Le piscine indoor rappresentano, infatti, un modo unico di arredare la casa, ma sono anche delicate da gestire e necessitano di determinate precauzioni. È importante prevederle in fase di costruzione per evitare spiacevoli inconvenienti in seguito, ad esempio l’insorgere di muffe, umidità eccessiva e sgradevoli odori, che se trascurati possono creare un ambiente insalubre e poco igienico.

  • Umidità è il pericolo numero uno degli impianti interni. Deve sempre essere controllata e gestita attraverso un deumidificatore.
  • Luce, nel momento della progettazione, considera che il locale deve essere ben illuminato. Non solo di luce naturale, ma soprattutto di quella artificiale. Il tocco in più: prevedere l’istallazione di luci soffuse e calde per creare l’atmosfera giusta.
  • Riscaldamento, anche se la struttura è interna, metti in conto l’impianto di riscaldamento per poterla utilizzare anche nei mesi più freddi.

Deumidificatore: cosa c’è da sapere

Si può dire che per una piscina interna, l’impianto di deumidificazione è essenziale almeno quanto quello di filtrazione. L’acqua riscaldata in un luogo chiuso provoca una costante umidità elevata che, alla lunga, senza un’efficace ventilazione, rischia di causare danni strutturali. L’aria umida mischiata con il cloro ha un forte potere corrosivo, oltre ad aggredire la struttura, passa attraverso i muri aggredendo metalli e causando muffe e aloni.

Per mantenere un ambiente sano, il livello di umidità relativa non deve superare il 50-60%. A questo proposito, quasi tutti i deumidificatori sono dotati di un sistema di controllo, che ti permette di regolare accensione, spegnimento e intensità secondo le esigenze del momento.

Esistono diverse tipologie di impianti. I nuovi modelli sono compatti, silenziosi e di gradevole impatto estetico, e possono essere istallati nello stesso locale in cui sorge la piscina o in uno a parte.

Assieme al deumidificatore, è comunque sempre bene affiancare l’utilizzo di una copertura che ha la doppia funzione di trattenere il calore accumulato dall’acqua e di non disperdere vapore nell’aria. Una semplice operazione che ti permette allo stesso tempo di risparmiare e rendere più efficace l’azione del tuo impianto.

Tenendo a mente questi pochi aspetti, potrai istallare la tua piscina indoor dove preferisci, anche in luoghi stretti e di piccole dimensioni. Grazie all’elevato livello di personalizzazione ormai è possibile costruire una struttura interna praticamente ovunque!

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La copertura è un accessorio indispensabile per salvaguardare la tua piscina interrata durante l’inverno e per proteggere la tua famiglia, gli animali domestici e, soprattutto, i più piccoli da cadute e incidenti.

Chiudere l’impianto significa tagliare gli sprechi, ridurre i consumi di energia elettrica e idrica, e mantenere una gestione della struttura più sostenibile e meno dispendiosa.

I vantaggi della copertura invernale

Utilizzando un semplice accessorio puoi ottenere tanti benefici in una volta sola:

  1. Maggiore pulizia. La copertura impedisce a foglie, insetti e sporcizia varia di cadere nella vasca.
  2. Protezione della struttura dal gelo, dalle intemperie e dai raggi UV. Riduci così il rischio di crepe, spaccature e ossidazioni, che richiedono l’intervento di un tecnico.
  3. Sicurezza. Esistono modelli di coperture assolutamente rigidi, in grado di sostenere il peso di più adulti senza affondare.
  4. Risparmio generale dei costi della piscina. Se copri l’impianto nella stagione fredda, riuscirai a mantenere l’acqua in condizioni tali da non dover cambiarla totalmente a primavera.

In breve, grazie ad una buona copertura, puoi contenere notevolmente le spese di gestione e i tempi di manutenzione della struttura sia nel breve che nel lungo periodo.

Tipologie di coperture invernali

Per chi decide di acquistare una copertura invernale oggi, non c’è che l’imbarazzo della scelta! Tra modelli, materiali e colori, c’è l’accessorio giusto per ogni tipo di bisogno e di gusto. Senza contare che non esistono limiti di forme e di dimensioni. Ogni copertura viene preparata su misura per adattarsi perfettamente alla tua piscina.

Nonostante ogni tipologia abbia le proprie caratteristiche, sono tutte pensate per essere ultraleggere e allo stesso tempo altamente resistenti, di solito, infatti, vengono realizzate in tessuto armato per garantire un’ottima protezione contro gli agenti atmosferici.

Puoi scegliere tra diversi modelli:

  1. Skin Max con tubolari. Costituita da un tessuto ermetico super stabilizzato ai raggi UV e alle temperature estreme (-40+80°C, garantita per tenere sbalzi termici), resistente allo strappo e alla lacerazione. Si tratta di una copertura perfetta per climi in cui l’estate è molto calda e l’inverno molto freddo.
  2. Skin Cold. Questa copertura in PVC flessibile è rinforzata da una trama di poliestere e prevede un sistema di fissaggio provvisto di occhielli doppi, corde elastiche, e picchetti. Una volta fissata, assicura grande stabilità e isola perfettamente per tutto l’inverno la struttura da freddo, pioggia e umidità. Un ulteriore garanzia è data dai trattamenti protettivi sul telo: anti UV, funghicida e antibatterico.
  3. Skin Freeze. Questo modello è identico allo Skin Cold, ma con l’aggiunta di una griglia centrale a soffietto per lo scolo dell’acqua piovana. In questo modo, si evitano fastidiosi ristagni sulla superficie della copertura.

Infine, se desideri una soluzione che vada bene per tutto l’anno, allora puoi scegliere la copertura a tapparella. Si tratta di una protezione facile da utilizzare, di gradevole impatto estetico e di grandissima funzionalità. Con un solo giro di chiave la copertura si srotola e si avvolge automaticamente. Una volta fissata, la tapparella non viene più rimossa e costituisce un’efficacie protezione dell’impianto sia d’estate che d’inverno.

Proteggi il tuo impianto, per una piscina più sicura, protetta e sostenibile!

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Quando la stagione dei bagni finisce e le giornate si fanno più fresche, è l’ora di mettere a riposo la piscina. Proteggere la struttura durante i mesi invernali è importante per evitare i danni causati dal gelo, per salvaguardare lo stato dell’acqua e per evitare spese e lavori extra a inizio della prossima stagione.

A seconda di come l’impianto viene chiuso e se si eseguono o meno le attività d’invernaggio, la messa a riposo viene detta passiva o attiva:

  • Passiva, ovvero quando si rimandano alla stagione successiva tutte le operazioni di pulizia e la struttura viene lasciata scoperta durante il periodo freddo. In questo caso, a primavera si dovrà procedere con lo svuotamento totale della vasca, e si dovranno sostenere tutti i costi aggiuntivi che questa attività comporta.

Se decidi di procedere con lo svernamento passivo, sappi allora che è sempre sconsigliato togliere l’acqua prima dell’inverno, in quanto è utile a proteggere le pareti e il fondo dal gelo e dalle intemperie e a mantenere morbide le incrostazioni che si formano sulla superficie.

  • Attiva, ovvero se, al contrario, si eseguono le operazioni d’invernaggio prima che l’impianto venga chiuso con l’apposita copertura. In questo modo, quando la piscina verrà riaperta a inizio della bella stagione, non sarà necessario cambiare totalmente l’acqua, ma basterà eseguire un trattamenti ad hoc per ripristinare lo stato e bilanciare i parametri.

Se a fine stagione, hai deciso di eseguire uno svernamento attivo, ricordati che è meglio aspettare che la temperatura esterna scenda al di sotto dei 15° prima di cominciare. Ecco quali sono le principali attività che dovrai compiere:

  1. Pulizia della struttura. Per prima cosa, bisogna pensare a ripulire l’impianto dalla sporcizia, iniziando dalle pareti e fondo vasca. Entrambi vanno lavati con cura avvalendosi di appositi accessori, come la scopa aspirafondo, i pulitori idraulici e i robot automatici. Dovrai passare con attenzione ogni porzione di superficie, perché lo sporco presente spesso non è visibile ad occhio nudo.
  2. Chiusura del locale tecnico e dell’impianto di filtrazione. Come il resto della piscina, il locale tecnico deve essere preparato all’inverno. In particolare, è importante ripulire ogni sua componente, soprattuto pre-filtri e filtri, e togliere ogni residuo d’acqua per prevenire la formazione di muffe.
  3. Trattamento dell’acqua. Una volta completata la pulizia della struttura, devi pensare all’acqua. Affinché si preservi il più possibile la salubrità e la trasparenza, è utile effettuare un trattamento d’urto per disinfettare e uccidere ogni batterio e microrganismo nocivo. Per completare l’opera, puoi aggiungere a fine lavoro un prodotto svernante, che di solito contiene sostanze antialghe e antigelo.
  4. Smontaggio accessori esterni, quali trampolini, docce, scalette. Anch’essi devono essere ripuliti, smontati e riposti possibilmente in un luogo asciutto. Se ciò non fosse possibile, è bene comunque proteggerli con appositi teli impermeabili e isolanti.
  5. Chiusura della piscina. Quando hai completato tutte le attività di pulizia e hai riposto gli accessori, puoi finalmente posizionare la copertura, stando attento di fissarla correttamente a bordo vasca.

Ora la tua piscina è pronta per affrontare i mesi più freddi dell’anno!E tu, invece, potrai apprezzare meglio il frutto del tuo lavoro la prossima primavera quando sarà il momento di riaprirla.

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Il bordo vasca e la pavimentazione del solarium rappresentano la cornice di una piscina. Come per un quadro, quindi, possono abbellire e mettere in risalto l’impianto oppure imbruttirlo, rovinando la sintonia nel suo complesso. Ecco perché se hai deciso di istallare una piscina nella tua abitazione, devi scegliere con cura ogni componente della struttura, senza tralasciarne nessuna. Ricorda: anche un piccolo dettaglio può fare la differenza!

Quali sono gli aspetti di cui tenere conto quando si sceglie il solarium

L’area circostante l’impianto completa la piscina, rendendola accogliente e piacevole. Per trasformare il giardino in un luogo adatto al divertimento e al relax, dovrai quindi personalizzarla seguendo i tuoi gusti e le tue esigenze.

Ecco quali sono gli aspetti principali di cui devi tenere conto nella scelta della pavimentazione e del bordo vasca:

  1. Sicurezza. Per stare tranquillo e poterti veramente rilassare, l’ambiente deve essere sicuro e confortevole. Una pavimentazione scivolosa in cui diventa difficile camminare rischia di essere un luogo pericoloso soprattutto per i più piccoli e le persone anziane. Per questo, è bene scegliere materiali antiscivolo e antisdrucciolo, che garantiscano una buona tenuta anche in presenza di acqua.
  2. Calore. Con il sole che nei mesi estivi batte a picco, la pavimentazione si surriscalda, rendendo poco agevole la camminata a piedi nudi. Un occhio di riguardo deve essere sempre rivolto ai più piccoli, che spesso non usano le ciabatte e rischiano, così, di scottarsi. Per evitare spiacevoli incidenti, meglio privilegiare materiali atermici, che non assorbono calore e non si surriscaldano.
  3. Resistenza. Un altro fattore da considerare è la resistenza del materiale all’usura, agli agenti chimici e atmosferici. Il tempo, la continua esposizione al sole d’estate e al gelo d’inverno, e il contatto con sostanze corrosive, quali il cloro, possono alla lunga danneggiare le piastrelle, dando luogo a crepe e dilatazioni. Per non doversi trovare ad ogni inizio stagione a richiedere l’intervento di un tecnico, meglio puntare su un prodotto di qualità, in grado di assicurare una buona tenuta ai raggi UV e al gelo.
  4. Pulizia. Per garantire un adeguato livello d’igiene, l’area solarium deve essere mantenuta pulita, come il resto della struttura. La sporcizia accumulata sul bordo vasca e sulla pavimentazione è la prima a finire in piscina, intaccando la trasparenza dell’acqua. Senza contare che le piastrelle piene di foglie e residui sono meno sicure e più scivolose. Al momento dell’acquisto, pensa anche a questo aspetto e propendi per un materiale facile da pulire.

Infine, dopo aver considerato le caratteristiche tecniche, puoi rivolgere finalmente l’attenzione verso l’aspetto estetico. A tua disposizione c’è una vasta gamma di materiali, colori e fantasie tra cui scegliere. Tieni conto del progetto nel suo insieme e fai in modo che il solarium si integri perfettamente con l’impianto e l’ambiente circostante, solo così potrai essere soddisfatto del risultato.

La linea Appia Antica

La linea Appia Antica rappresenta una soluzione funzionale e di alto impatto estetico. Realizzata in pietra ricostruita, un materiale che garantisce un’ottima resistenza al tempo e all’usura, e che mantiene la sua bellezza intatta negli anni.

Questa linea ricrea visivamente lo stile delle pietre usate nell’Antica Roma, per un risultato raffinato, ma allo stesso tempo di grande praticità. La pietra ricostruita, poi, assicura ogni comfort. È, infatti, antiscivolo, antisdrucciolo e antigelo, perfetta per realizzare un luogo sicuro e piacevole da vivere.

Una piscina interrata nel tuo giardino di casa è quel che ci vuole per creare uno spazio piacevole in cui divertirti e rilassarti durante le belle giornate estive. Peccato che l’estate non sia molto lunga, soprattutto al nord. Così trascorsi i mesi di luglio e agosto, l’impianto viene messo a riposo fino alla prossima bella stagione.

Se installare una struttura per poi utilizzarla due mesi all’anno ti sembra un po’ uno spreco, sappi allora che una soluzione esiste. La buona notizia, infatti, è che le piscine si possono riscaldare! In questo modo è possibile anticipare a primavera e prolungare in autunno il periodo dei bagni. L’acqua si mantiene alla temperatura desiderata, anche quando fuori fa più fresco. Immagina di tornare da lavoro, toglierti giacca e abiti e tuffarti in una vasca calda, un piacere unico che potrai concederti tutte le volte che lo desideri, se decidi di dotare il tuo impianto di un sistema di riscaldamento.

Esistono diversi metodi per riscaldare una piscina privata, tra questi uno sicuramente valido è la pompa di calore, che assicura un alto rendimento e allo stesso tempo permette un notevole risparmio energetico.

Grazie ai materiali di ultima generazione e alle tecnologie all’avanguardia, i sistemi per regolare la temperatura dell’acqua assicurano una grande resistenza agli agenti chimici utilizzati per la disinfezione e di solito particolarmente corrosivi, non producono fastidiosi rumori e sono facili e intuitivi da imparare ad utilizzare. La maggioranza di essi è dotata di centraline elettroniche di comando, che non solo agevolano la gestione, ma rendono possibile un maggiore controllo sia dei consumi, che di eventuali anomalie.

Quali sono i vantaggi di riscaldare una piscina?

Dotare una piscina esterna di un sistema di riscaldamento significa aumentare il comfort della struttura, renderla più accogliente e piacevole di quanto non lo sia già.

  • Potrai avere in ogni ora del giorno una temperatura costante di 25-28 gradi, anche nelle giornate nuvolose o quando il sole è già tramontato;
  • L’acqua non subirà più grandi sbalzi termici dovuti ad abbassamenti di temperature, e potrai godere della piscina anche nelle ore notturne;
  • Prolungherai la stagione dei bagni, che non sarà più limitata a due mesi all’anno, ma inizierà già con le prime giornate tiepide primaverili per allungarsi fino a inizio autunno.

 Consigli

Per rendere più efficace il sistema di riscaldamento della struttura e per evitare sprechi e consumi inutili ricordati che:

  • Coprire l’impianto nei momenti di non utilizzo, anche durante l’estate, aiuta a non disperdere il calore dell’acqua accumulato. Le coperture isotermiche sono ideali per questo scopo, leggere e resistenti, offrono protezione e sono facili da mettere.
  • Posizionare la piscina in un luogo strategico in cui l’esposizione del sole sia massima e quella al vento minima, è utile a mantenere costante la temperatura.
  • Evitare di far crescere piante ad alto fusto e chioma frondosa attorno all’impianto, per non creare ombra.

Grazie ad un buon sistema di riscaldamento e ad una gestione oculata della struttura, è possibile rendere più confortevole e sfruttare più a lungo la tua piscina senza sprechi e consumi eccessivi.

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Per realizzare la piscina dei tuoi sogni, oggi hai a disposizione una varietà di materiali, forme e modelli molto ampia. Grazie alla grande possibilità di personalizzazione, puoi creare la struttura più adatta ai tuoi bisogni e ai tuoi gusti senza sforzo. Le componenti da scegliere sono veramente tante, dal tipo di sistema di ricircolo dell’acqua, a skimmer o sfioro, agli accessori da inserire, come trampolini, bocchette idromassaggio e docce solari. Ogni elemento è un piccolo pezzo di un grande puzzle che alla fine darà vita al tuo impianto, unico e personale.

Uno tra i pezzi fondamentali è il rivestimento della struttura che può cambiare completamente l’aspetto estetico della piscina. Pensa ad esempio ad un rivestimento azzurro o ad uno nero, basta il colore per ottenere due effetti opposti. Il primo ti darà l’idea di nuotare nell’acqua cristallina del Mar dei Caraibi, mentre il secondo ricrea un’atmosfera più elegante e raffinata. I rivestimenti interni non variano solo in base al colore, ma anche al materiale e alla superficie. Hai, quindi, anche qui a disposizione una vasta gamma per scegliere il tuo preferito.

Il Liner pre-sagomato

La prima funzione del rivestimento è quella di proteggere la struttura e di contrastare la proliferazione di alghe, muffe e microrganismi. In secondo luogo, costituisce un modo per personalizzare la vasca e ricreare l’ambiente desiderato, che si intoni perfettamente al tuo giardino e sia in sintonia con i tuoi gusti.

Tra i prodotti di rivestimento più diffusi c’è sicuramente il Liner pre-sagomato, o PVC armato. Questo materiale viene sempre più sfruttato nell’ambito piscine in quanto coniuga funzionalità, resistenza e impatto estetico ad un prezzo contenuto.

Oltre ad assicurare un ottimo risultato visivo, il Liner pre-sagomato offre buone garanzie in termini di robustezza e sicurezza. È, infatti, un materiale antisdrucciolo, trattato con una speciale vernice anti UV, di facile manutenzione e a prova di usura.

Il rivestimento TOUCH per una piscina sensuale e unica

È una linea di rivestimento per impianti pensata apposta per dare il massimo risultato sia sotto l’aspetto estetico che sotto quello funzionale. Si tratta di una membrana in PVC armato stampata in rilievo, su motivi ispirati alla natura, in grado di regalare un’esperienza sensoriale unica.

Puoi scegliere tra tre modelli:

  1. Effetto antracite nera: per evocare il lusso e la pace di un bagno termale realizzato in pietra naturale, proprio come quelli che trovi nelle migliori spa e centri benessere.
  2. Effetto pietra rustica: che ricrea l’ambientazione tipica dei laghi limpidi di alta montagna.
  3. Effetto sabbia fine: che grazie alla stampa particolare, riproduce i riflessi smerigliati e cristallini tipici dell’acqua di mare.

Ogni membrana di PVC è poi rinforzata con un trattamento di vernice acrilica multistrato, armato con una rete di poliestere e infine, groffato per sagomarne la superficie. Il rivestimento TOUCH è la scelta ideale se desideri ricreare un particolare ambiente nel tuo giardino e se vuoi dare alla tua piscina quel tocco in più personale e sorprendente.

Se sei interessato al rivestimento Touch, puoi rivolgerti al concessionario di Rete Piscine più vicino per un preventivo gratuito.

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Una delle più comuni distinzioni per le piscine è in base alla loro destinazione d’uso, se pubblica o privata. Si tratta di una categorizzazione necessaria soprattutto ai fini della Legge. Infatti, la normativa prevede misure di sicurezza e igiene diverse a seconda che l’impianto sia destinato ad uso comunitario piuttosto che l’utilizzo sia limitato ad una singola famiglia.

Le piscine semi pubbliche

Tra le strutture private e quelle pubbliche esiste una categoria intermedia, le piscine semipubbliche. Si tratta di quelle strutture adibite ad uso condominiale o istallate all’interno di impianti turistico ricettivi.

Che cosa cambia?

Nel progettare e istallare una piscina semipubblica, bisogna innanzitutto tenere presente che verrà utilizzata da tipologie di bagnanti molto diversi tra loro, sia come età che come usi ed abitudini. I più piccoli vorranno giocare e divertirsi, qualche sportivo la userà per allenarsi, e poi, ci saranno quelli che vorranno rilassarsi e godersi le belle giornate in tutta tranquillità. Ecco perché nella fase di ideazione di una struttura semipubblica è importante considerare tutti questi aspetti e prevedere una vasca multifunzionale e versatile. Ad esempio, considera di differenziare le profondità, una ad altezza bambino e una decisamente più alta per chi desidera cimentarsi nei tuffi.

Igiene e sicurezza

Nella costruzione di una struttura semipubblica, igiene e sicurezza vanno messi al primo posto. Non solo perché la Legge è molto più severa e restrittiva in questo caso, ma anche perché in un impianto molto frequentato, germi e batteri proliferano in quantità maggiore. È quindi indispensabile una corretta pulizia e disinfezione della piscina.

Innanzitutto, in fase di progettazione, scegli un sistema di filtrazione adeguato, valido e di qualità, e accertati che sia proporzionato all’ampiezza della vasca per assicurare una depurazione profonda e completa. Non sottovalutare, poi, il trattamento dell’acqua, i cui parametri dovranno essere bilanciati più spesso rispetto a quelli di una piscina privata. Per una misurazione e un dosaggio precisi e puntuali, ti conviene affidarti ad una centralina automatica, così non corri rischi di sbagliare le quantità e di causare irritazioni e problemi ai bagnanti.

Per la pulizia quotidiana dell’impianto, invece, pensa a qualche soluzione automatizzata. Visto lo sporco che si depositerà sul fondo e sulle pareti a causa dei numerosi bagnanti, forse l’azione manuale non è sufficiente e comunque richiederebbe troppo tempo. I pulitori automatici sono la scelta ideale, puliscono in poche ore l’intera superficie e offrono una prestazione ottima in termini di risultato.

Infine, per aiutarti a mantenere la struttura pulita e in buono stato e per garantire una maggiore sicurezza soprattutto ai più piccoli e agli animali domestici, la copertura è un accessorio indispensabile di cui la piscina non può fare a meno.

I confort che fanno la differenza

In una piscina semipubblica tieni presente che alcuni accessori, per quanto ti sembrano secondari, non possono mancare. Il riscaldamento è uno di questi. Fare il bagno nell’acqua ghiacciata non ha mai fatto piacere a nessuno! Un sistema per scaldare l’impianto ti permette di regalare ai tuoi clienti un tuffo piacevole e di prolungare la stagione di utilizzo della struttura.

Altre componenti che possono fare la differenza e che quindi dovresti prendere in considerazione sono l’idromassaggio, da sempre apprezzato a tutte le età, il trampolino, per gioco e divertimento, le docce solari, un ulteriore comfort per i tuoi clienti, la scala romana per un’entrata agevole e sicura.

 

Se sei interessato a scoprire di più sulle piscine semipubbliche, puoi rivolgerti al concessionario di Rete Piscine più vicino per un preventivo gratuito.

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L’ultima generazione di piscine prefabbricate a skimmer è la soluzione ideale per chi desidera da tempo una struttura interrata. Questi impianti, infatti, offrono qualità, funzionalità e impatto estetico ad un giusto prezzo. I pannelli autoportanti in acciaio garantiscono un’ottima resistenza al tempo e all’usura e una volta montati abbisognano di poca manutenzione, riducendo al minimo le spese di gestione.

Le piscine in acciaio hanno tempi di montaggio veramente rapidi, grazie alla loro struttura prefabbricata si istallano con facilità e agevolezza su tutti i tipi di terreno senza richiedere grossi interventi edili. Così, potrai vedere istallato una piscina interrata nel tuo giardino in modo veloce e senza alcuno stress per te!

Istallazione di una piscina interrata a skimmer

Fase preliminare

La costruzione della piscina ha inizio con la predisposizione del terreno su cui la struttura verrà istallata. Per prima cosa, bisogna scegliere la posizione e tracciare il perimetro dell’impianto sul suolo. Dopodiché si effettua lo scavo, tenendo conto della profondità prescelta e si posizionano i blocchi di calcestruzzo che sono la base su cui far poggiare il pannelli d’acciaio.

Costruzione della struttura

Il passo successivo consiste nell’installare i pannelli in acciaio innervato totalmente autoportanti. A questi vengono affiancati dei montanti anch’essi in acciaio detti contrafforti, che hanno la funzione di sostenere e rinforzare la struttura. Si procede, quindi, con il fissaggio dei pannelli attraverso viti e bulloni. Grazie alle nuove tecniche costruttive, infatti, non serve alcuna saldatura! Questo permette di evitare punti deboli e ossidazioni antiestetiche che si creano con il tempo e l’usura.

A completamento della struttura si applica uno strato di poliestere armato, che aderisce perfettamente ai pannelli, rendendo omogenee le pareti e isolando l’interno dal terreno.

Installazione dell’impianto di filtrazione

L’istallazione dell’impianto di filtrazione è un passaggio cruciale e delicato. Si procede posizionando tutti gli elementi che servono al ricircolo e alla depurazione dell’acqua, a cominciare dagli skimmer lungo le pareti della piscina per finire con le pompe e i filtri. Si predispone quindi il locale tecnico in cui alloggerà il cuore della parte idraulica e per concludere si assemblano le tubazioni necessarie per portare l’acqua dall’impianto alla piscina e viceversa.

Completamento della struttura e finiture

Quando la fase idraulica è conclusa, si passa al completamento della struttura e alle finiture. Vengono posizionati dei blocchi di calcestruzzo, chiamati lastrini, a distanza di circa un metro e mezzo l’uno dall’altro. Questi rinforzi hanno una doppia funzione, quella d’irrobustire ulteriormente le pareti e quella di sostenere la pavimentazione e il bordo. Si passa a mettere la soletta di calcestruzzo che livella l’interno piscina e il cordolo esterno che protegge dalle pressioni del terreno la struttura, a questo punto si può procedere con il rinterro.

Ora la struttura è conclusa e si sistemano le rifiniture: il rivestimento in pvc, a mosaico o in tinta unita, eventuali accessori esterni, come trampolini e docce solari, la pavimentazione del solarium e il bordo vasca presagomato.

Se sei interessato ad una piscina interrata a skimmer, puoi rivolgerti al concessionario di Rete Piscine più vicino per un preventivo gratuito.