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Sapevi che, anche se le condizioni meteorologiche non sono favorevoli, puoi comunque continuare ad usare la piscina? Proprio così: basta attrezzarsi con una pompa di calore per godersi il piacere di stare a mollo in acqua anche quando le temperature scendono.

Nel nostro post di oggi ti spieghiamo i vantaggi di acquistare un sistema di riscaldamento per la piscina e cosa ti serve sapere prima di fare l’acquisto.

Come funziona il sistema di riscaldamento per piscina

Il sistema di riscaldamento per piscina è formato da una pompa di calore che ha il compito di catturare le calorie presenti nell’aria e di rilasciarle in acqua, facendo aumentare la temperatura dell’impianto.

Il rendimento energetico si misura con il coefficiente di prestazione (COP), e rappresenta il rapporto tra la quantità di calore prodotto e l’energia usata.

Le caratteristiche di una pompa di calore? Eccole:

  • potrai usare la piscina più a lungo, anche quando inizia a fare freddo;
  • l’aumento della temperatura è graduale ed eviti gli sbalzi termici;
  • i modelli più nuovi hanno una bassa rumorosità, grazie alla ventola che varia in base all’attività del dispositivo;
  • quando fa più caldo, la pompa ottimizza le prestazioni sfruttando le condizioni climatiche esterne.

Prima di comprare fai fare un bilancio termico

Le pompe di calore in commercio sono tantissime e, per evitare di ritrovarti con un accessorio sbagliato, ti consigliamo di contattare un concessionario di Rete Piscine per fare quello che si chiama il bilancio termico.

È un po’ come fare un controllo sulle caratteristiche della piscina per poter individuare il dispositivo che meglio si adatta all’impianto. I parametri che vengono presi in considerazione sono:

  • le dimensioni della piscina
  • il tipo di copertura usata
  • la tipologia di piscina
  • il posizionamento della piscina nel giardino
  • l’area geografica di residenza ed il suo relativo clima
  • le ore di esposizione al sole
  • l’esposizione ai venti

Una volta fatto il bilancio termico, il tecnico ti consiglierà la pompa di calore perfetta per te, tenendo presente il rapporto qualità prezzo ed eventuali altre esigenze da parte tua.

Le pompe di calore sono disponibili in diverse forme e fasce di prezzo, quando fai la tua scelta ricordati di controllare le funzionalità, le prestazioni, il design e la rumorosità.

Un modello con prestazioni migliori, ad esempio, potrebbe avere un costo più alto, ma nel tempo, ti permetterà di ridurre le spese di gestione.

Il consiglio in più

Se hai intenzione di comprare un sistema di riscaldamento per la piscina, assicurati prima di avere, tra i tuoi accessori, una buona copertura, che ti aiuta a limitare al minimo la potenza e l’utilizzo della pompa.

Pronto ad allungare la stagione dei bagni? Per qualsiasi dubbio o per acquistare il sistema di riscaldamento più adatto contattaci, siamo qui per aiutarti.

L’acqua in piscina deve essere sempre pulita, priva di polveri e residui organici. È importante tenerla sotto controllo e regolarne i parametri per prevenire la formazione di alghe o l’accumularsi di sporcizia in superficie.

Come si disinfetta l’acqua in modo corretto? Quali sono i metodi più usati per una piscina sempre pronta per un tuffo?

Facciamo insieme un breve ripasso.

Disinfezione dell’acqua delle piscine interrate

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Un articolo dove trovi riassunte le principali metodologie che ti aiutano a rendere l’acqua in piscina cristallina come il mare della Sardegna e pulita da polveri e batteri. Ricordati: la sanificazione della piscina è importante per mantenere alto il livello di igiene e consentirti una balneazione sicura.

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Elettrolisi del sale per la disinfezione delle piscine interrate

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L’elettrolisi a sale è un sistema alternativo che sfrutta il sale per ottenere cloruro di sodio, elemento base per disinfettare l’acqua della piscina. Il procedimento non è nuovo, esiste già in natura nell’ecosistema marino, ma adesso può essere riprodotto nella tua piscina  in modo artificiale grazie ad un apposito impianto.

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Disinfezione della piscina: il trattamento dei raggi UV

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Sanificare la piscina con il trattamento ai raggi UV è una scelta che ti aiuta a risparmiare sull’utilizzo di prodotti chimici e a ridurre i consumi di energia idrica, migliorando la salubrità dell’impianto. Scopri con noi come funziona questo metodo e perché sceglierlo.

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Hai domande sul tema “sanificazione dell’acqua” o hai bisogno di qualcuno che svolga per te quest’attività? Tranquillo, i nostri concessionari sono qui per aiutarti.

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Tra le operazioni di manutenzione di una piscina interrata c’è senza dubbio tutto quello che riguarda la disinfezione dell’acqua.

Oltre ai normali trattamenti quotidiani da svolgere durante la bella stagione, è bene avere alcune accortezze per far durare l’impianto più a lungo e non incappare in fastidiosi problemi come le alghe o i funghi in piscina.

Se poi sei particolarmente interessato alle problematiche ambientali e i prodotti chimici non ti vanno proprio giù, sappi che esistono delle soluzioni come l’elettrolisi al sale, più ecocompatibili.

Nel nostro post di oggi ecco un piccolo riassunto di alcune informazioni importanti che dovresti conoscere sul tema: “pulizia dell’acqua”.

Speriamo possano esserti utili 🙂

Trattamento antialghe per piscine interrate

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Se c’è una cosa che può rovinare un bel pomeriggio estivo che hai deciso di trascorrere nella tua piscina interrata,  sono le alghe. Se sono apparse e pensi che basti un restino per raccogliere i detriti e un po’ di disinfettante per risolvere il problema, sbagli. Se vuoi che le alghe spariscano per sempre dalla tua vista e non si riformino più, hai bisogno di un efficace trattamento antialghe.

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Come evitare batteri, alghe e funghi in piscina

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Se c’è una cosa davvero fastidiosa quando non vedi l’ora di buttarti in acqua, è trovare la piscina non proprio pulita. Alghe, batteri e funghi sono i nemici di una piscina interrata e rendono il bagno in acqua, diciamolo, non proprio piacevole.

Ecco alcuni consigli su come mantenere l’acqua della tua piscina pulita e cristallina come il Mare dei Caraibi.

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Elettrolisi del sale per la disinfezione delle piscine interrate

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L’idea di utilizzare dei prodotti chimici per la disinfezione della tua piscina interrata non ti piace? Adesso hai un’alternativa altrettanto efficace ma meno inquinante: l’elettrolisi del sale. Si tratta di un procedimento per sterilizzare la struttura a base di cloro che, però, non usa sostanze chimiche ma solo una percentuale minima di sodio.

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E tu? Ti prendi cura dell’acqua della tua piscina? Se hai dei dubbi o ti serve aiuto, chiedi ai nostri rivenditori.

Sogni di avere una piscina in giardino ma, diciamolo, tutti quei lavori e permessi da ottenere ti spaventano e frenano le tue fantasie.

In questo post abbiamo pensato di raccogliere una serie di articoli che abbiamo pubblicato in passato, dove trovi degli approfondimenti in merito.

Buona lettura 😉

Tempi burocratici e permessi per la costruzione di una piscina interrata?

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Hai deciso di realizzare una piscina interrata e, anche se vorresti subito fare un tuffo in acqua, sai che ci vogliono diversi passaggi. Devi affidarti a qualcuno di esperto che ti aiuti a progettare il tuo impianto, decidere la posizione più adatta in cui posizionarlo, studiare gli accessori indispensabili da aggiungere. E poi, ci sono tutti i permessi e le faccende burocratiche, che sembrano così lunghe e complesse.

Per fortuna, da qualche tempo, le procedure per realizzare una piscina interrata sono più semplici, così come le pratiche da compilare per dare l’avvio ai lavori in cantiere.

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Normative che regolano la costruzione delle piscine interrate

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Vuoi costruire una piscina in giardino ma non hai bene idea di quali sono le normative che bisogna seguire in fase di realizzazione? Tranquillo, costruire una piscina in giardino è più semplice di quanto si pensi, sia a livello di regolamenti che di permessi.

Non solo: se decidi di dare il via ai lavori in cantiere potrai usufruire delle agevolazioni fiscali, valide ancora per tutto il 2016.

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Le piscine interrate causano una variazione catastale?

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Tra i falsi miti da sfatare sulle piscine interrate c’è quello relativo all’aumento di tasse da pagare. C’è chi pensa che avere una piscina comporti in automatico una variazione catastale, con conseguente aumento di tasse da pagare ogni anno.

In realtà perché un immobile con piscina venga considerato di lusso, servono diversi requisiti che non tutte le case hanno.

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Tutto chiaro? Se hai dubbi o domande scrivici, saremo lieti di rispondere alle tue domande.

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Ti è capitato più volte di trovare della schiuma sulla superficie dell’acqua della piscina? Magari all’inizio non ci hai fatto caso, ma poi il fenomeno si è ripetuto.

Schiuma in piscina qual è la causa?

Può capitare più spesso di quanto pensi e la principale causa è l’utilizzo di uno svernante o di un alghicida di scarsa qualità. Normalmente dopo qualche giorno la schiuma sparisce senza bisogno di fare nulla.

Il rimedio

Per evitare che ricompaia, la soluzione migliore è sostituire il prodotto chimico con uno migliore e più efficace. Quando acquisti le sostanze per disinfettare l’acqua, non puntare al risparmio, ma alla qualità. Un prodotto scadente ti fa forse risparmiare all’inizio, ma poi, se non è efficace, ti costringe a un lavoro extra e all’utilizzo di altri prodotti per rimediare ai danni che ti ha causato (comparsa di alghe, intorpidimento dell’acqua…).

Per scegliere un prodotto professionale ti consigliamo di rivolgerti al tuo fornitore di fiducia che saprà indicarti quello più adatto alle tue esigenze.

Macchie, alghe e schiuma i principali problemi in piscina

La schiuma non è l’unico problema che si può presentare in piscina, ce ne sono molti altri come la comparsa di alghe, di macchie, l’intorpidimento dell’acqua o le incrostazioni. La soluzione migliore è una buona prevenzione attraverso una diligente gestione della struttura, la scelta di accessori professionali per la pulizia e prodotti chimici ad hoc.

Una gestione settimanale accurata prevedere:

  • La pulizia delle pareti e del fondo vasca, il compito è piuttosto lungo e noioso, fatti aiutare da un robot automatico o da una scopa aspira fango. Il primo è un accessorio sofisticato che una volta impostato funziona autonomamente. Il secondo è una sorta di aspirapolvere subacquea, più economica, ma in grado di aspirare qualsiasi detrito.
  • La misurazione dei parametri dell’acqua. Controlla che cloro e pH siano nei range ottimali per assicurare l’efficacia dei prodotti chimici. Le moderne centraline elettroniche tengono autonomamente sotto controllo i valori e sono anche in grado di dosare le sostanze necessarie per garantire il corretto equilibrio.
  • La pulizia degli skimmer e del bordo sfioratore. Oltre a pulire il fondo vasca e la superficie dell’acqua con un apposito retino, devi verificare che non si sia accumulato lo sporco in questi punti delicati e cruciali. Nel caso, provvedi subito a rimuoverlo per garantire un corretto ricircolo dell’acqua.
  • La pulizia dei filtri e la filtrazione dell’acqua. Non basta accendere l’impianto di filtrazione per catturare tutte le particelle inquinanti. La pulizia dei filtri è essenziale per garantire una buona efficienza nella depurazione. Ricordati che i filtri sono da lavare quando il manometro posto sulla valvola super 1,5 bar.
  • Una buona copertura per la piscina. Coprire la piscina è essenziale, per impedire alla sporcizia di entrare quando non usi la struttura. Per l’estate ci sono le coperture isotermiche, leggere e resistenti, facili da mettere e da togliere, ideali per tenere alla larga foglie, insetti e detriti.

Ricordati che per evitare la comparsa di schiuma in piscina o altri problemi, la prevenzione è la soluzione più efficace, assieme all’uso di prodotti chimici di qualità. Se hai bisogno di un aiuto, rivolgiti al concessionario Rete Piscine più vicino a te.

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Ogni giorno nelle piscine interrate esterne cadono detriti e sporcizia. È inevitabile, basta una folata di vento, una foglia secca o qualche insetto per inquinare l’acqua. La pulizia della struttura è fondamentale, quindi, per mantenere una corretta igiene. Ma se pulire la superficie con il retino o filtrare l’acqua sono attività semplici e veloci, pulire il fondo vasca è tutta un’altra cosa.

Tuttavia è proprio sul rivestimento interno che si accumulano i detriti che spesso sono invisibili ad occhio nudo. Se non vengono rimossi in tempo, creano incrostazioni e favoriscono la proliferazione delle alghe. Per eliminare in ogni momento la sporcizia dal fondo della piscina, la scopa aspira fango è un accessorio indispensabile. Ideale, soprattutto, quando la vasca è particolarmente sporca, dopo l’inverno o dopo un forte temporale estivo.

La scopa aspira fango: un prezioso alleato

Si tratta di un accessorio semplice ma davvero efficace composto da un manico telescopico, una canna galleggiante e una spazzola aspira fango.

Il funzionamento è lo stesso di quello dell’aspirapolvere che usi per pulire casa, solo che, invece di scaricare nel sacchetto, la scopa aspira fango scarica nel filtro dell’impianto. Per questo ogni volta che hai finito di utilizzarla, devi avere cura di ripulire il filtro.

L’uso è elementare: si collega il tubo galleggiante al manico telescopico e si immerge nell’acqua. L’altra estremità del tubo, deve essere collegata allo skimmer o in alternativa all’apposito attacco. Prima di iniziare, devi accertarti che dal tubo galleggiante sia uscita tutta l’aria altrimenti la scopa non aspira. Puoi regolare la potenza della scopa chiudendo gli skimmer che non sono collegati al tubo.

Per la pulizia, procedi lentamente, passando la scopa su tutto il fondo della piscina senza saltare nessuna porzione di superficie. È un lavoro che richiede un po’ di tempo e pazienza ma che in compenso dà ottimi risultati.

Scopa aspira fango: consigli per un utilizzo più efficace

Ecco alcuni consigli pratici per utilizzare in modo più veloce ed efficiente la scopa aspira fango.

  • Ricordati di svuotare tutta l’aria dalla canna galleggiante prima di cominciare la pulizia della piscina. Se l’aria dovesse entrare in un secondo momento, provvedi a rimuoverla lasciando che la canna si riempia di acqua.
  • Non dimenticarti di lavare i filtri e i prefiltri una volta finito il lavoro di pulizia del fondo vasca. La scopa scarica nell’impianto di filtrazione tutti i detriti, è quindi importante provvedere a un controlavaggio.
  • Quando in piscina sono entrati molti detriti non usare i robot automatici, che si intasano subito, ma provvedi a rimuovere il grosso con la scopa.
  • Non andare veloce e non avere fretta: i movimenti devono essere lenti per dare il tempo alla spazzola di aspirare ogni particella di sporco depositata sul fondo della struttura.
  • Se vuoi aumentare la potenza della scopa, ricordati di chiudere gli skimmer a cui non è collegato il tubo galleggiante.

La scopa aspira fango è un accessorio facile da usare e molto utile per tenere pulito il fondo della piscina. Se desideri maggiori informazioni, contatta il rivenditore Rete Piscine più vicino a te.

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Quando deicidi di costruire una piscina interrata ci sono moltissime cose a cui pensare. Non si tratta solo di progettare la struttura dei tuoi sogni o di scegliere la posizione migliore, ma anche di provvedere a tutte quelle faccende burocratiche di contorno che a volte sono più lunghe e noiose della realizzazione della piscina stessa.

Per fortuna, da qualche tempo, le procedure per realizzare una piscina interrata si sono snellite è così anche la documentazione necessaria per dare il via ai lavori. Ma indaghiamo un po’ più a fondo.

Quali permessi sono necessari per iniziare i lavori di costruzione della piscina interrata?

Parti dal presupposto che una struttura interrata è a tutti gli effetti parte integrante dell’immobile, in quanto richiede uno scavo e una parte, seppur minima, di lavori di muratura. Senza considerare che, una volta montata, è un po’ complicata da rimuovere. La cassazione penale definisce la materia dichiarando che i lavori di costruzione edilizia si riferiscono a quelle opere che trasformano in modo durevole il paesaggio, sia che si elevino sopra il livello del suolo, sia che siano in tutto o in parte interrate. (Cassazione Penale Sez. III, 29 novembre 2000, n. 12288).

Permesso di Costruire oppure D.I.A.?

A seconda della regione e del comune di residenza cambia la situazione. Il quadro normativo differisce da regione a regione in quanto il Testo Unico dell’Edilizia attribuisce una certa discrezionalità in merito. In più, bisogna anche considerare altri fattori quali la dimensione della piscina, l’impatto ambientale, il fatto che la piscina sia coperta o scoperta. In generale il Permesso di Costruire va richiesto quando non puoi presentare la D.I.A., Denuncia di Inizio Attività.

La Denuncia di Inizio Attività

Meglio conosciuta come D.I.A. è quel documento che entro 30 giorni dalla sua presentazione conferisce il titolo abilitativo per iniziare a costruire, acquistando così lo stesso valore del Permesso di Costruire.

Con questo atto puoi realizzare opere conformi al piano regolatore vigente, ad esempio quegli interventi pertinenziali che una volta finiti non superano il 20% del volume dell’edifico principale.

L’Autorizzazione Edilizia

Si tratta di un provvedimento usato solo in determinati e particolari casi. In generale oggi, l’Autorizzazione Edilizia è stata sostituita dalla D.I.A. per molti interventi. Comunque nei provvedimenti comunali sono indicate le eventuali “opere soggette ad Autorizzazione Edilizia” e per cui va richiesto questo documento.

Prima di iniziare i lavori, la cosa migliore da fare è sempre quella di rivolgersi all’Ufficio Tecnico del comune di residenza o nel quale desideri costruire la piscina interrata e chiedere direttamente lì quali permessi servono. Ricordati che, se ti affidi ad un esperto, saprà sicuramente indirizzarti e supportarti in questa parte burocratica noiosa. Se desideri maggiori informazioni, contatta il rivenditore Rete Piscine più vicino a te.

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Le piscine interrate sono il top della gamma, quanto di meglio puoi decidere di istallare in fatto di strutture nel tuo giardino di casa. Oltre ad essere funzionali e di grande impatto estetico, sono il luogo ideale per trascorrere momenti di spensierato relax assieme alla tua famiglia.

Oggi, puoi finalmente realizzare il tuo sogno e istallare una piscina interrata di ottima fattura ad un prezzo contenuto. Le moderne tecnologie e i materiali all’avanguardia hanno ridotto i costi di costruzione e istallazione, mantenendo intatta la qualità. È il caso delle piscine in acciaio, resistenti e d’impatto, che si montano in tempi brevi e si adattano ad ogni tipologia di terreno. Sei pronto, dunque, per costruire una struttura nel tuo giardino di casa?

Prima, però, chiariamo qualche dubbio che si pongono le persone che si rivolgono a Rete Piscine per costruire la loro struttura.

Quali permessi sono necessari prima di iniziare i lavori di costruzione di una piscina interrata?

La piscina interrata è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell’abitazione e, come tale, gode di diritti – le agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione prolungate per tutto il 2016 – e doveri, appunto la richiesta di eventuali concessioni e permessi. Indaghiamo più a fondo.

La Cassazione Penale stabilisce che: “costituiscono lavori di costruzione edilizia per i quali occorre la concessione non soltanto quelli di realizzazione di manufatti che si elevano al di sopra del suolo, ma anche quelli in tutto o in parte interrati e che comunque trasformino durevolmente l’area impegnata dai lavori stessi.” (Cassazione Penale Sez. III, 29 novembre 2000, n. 12288).

Per fortuna non sempre è necessario richiedere un permesso. Negli ultimi anni sono entrati in vigore una serie di regolamenti tra cui la Legge 1990, n°142 con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche. Oggi, il permesso per costruire è necessario solo se l’opera da realizzare supera del 20% il volume dell’edificio principale e nel caso in cui l’intervento non sia catalogato come intervento di nuova costruzione. Per i lavori che non rientrano in queste due fattispecie il proprietario deve, invece, richiedere la D.I.A., ovvero la Denuncia di Inizio Attività. Se hai dei dubbi a riguardo, il consiglio è di rivolgerti sempre ad un professionista. Un geometra preparato può informarsi e presentare i documenti agli uffici tecnici di competenza sollevandoti dall’incombenza.

Con una piscina interrata in giardino pago più tasse?

L’altro grande timore che frena chi desidera costruire una piscina interrata è la paura di dover pagare più tasse. Non è così. Per pagare una maggiorazione sull’Ici e sull’Irpef, la tua casa deve essere considerata di lusso. Affinché un’abitazione passi di categoria devono sussistere almeno cinque di una lunga lista di requisiti indicati dal DM 1072/1969. Tra questi, è specificato che una piscina deve avere una superficie superiore agli 80 mq. Altri requisiti da tenere in considerazione sono una superficie abitabile maggiore a 160 mq, presenza di rifiniture particolarmente pregiate come stucchi alle pareti, presenza di montacarichi o ascensori, la scelta di materiali preziosi per la realizzazione di scale, porte e serramenti, la presenza di un campo da tennis. Come vedi è davvero difficile che istallando una piscina interrata la tua abitazione venga catalogata come casa di lusso.

In ogni casi, se hai dei dubbi, la cosa migliore da fare è di rivolgersi sempre ad un professionista, come un geometra o un architetto, che sicuramente saprà rispondere a tutte le tue domande e si occuperà del disbrigo delle faccende burocratiche.

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La disinfezione dell’acqua nelle piscine interrate è di vitale importanza per mantenere un adeguato livello d’igiene e per assicurare ai tuoi cari una balneazione sicura.

Di regola, in una piscina, in particolare in una esterna, l’acqua andrebbe tenuta costantemente sotto controllo. Dovresti misurare con una certa assiduità i parametri e provvedere a regolare i valori fuori posto. Quest’operazione è fondamentale assieme alla filtrazione perché permette di eliminare i residui organici, prevenire la formazione di alghe, evitare l’accumulo di depositi di calcare e mantenere l’acqua trasparente. Se non vuoi trovarti ad affrontare fastidiosi problemi come la comparsa di macchie, la presenza di alghe, o le pareti incrostate, allora non ti dimenticare mai di disinfettare la piscina.

I metodi di disinfezione della piscina più diffusi

Esistono diversi modi per disinfettare la tua piscina interrata. A seconda delle esigenze e della tipologia di struttura, ecco quali sono i più utilizzati:

La disinfezione con il cloro

Il cloro è in assoluto il prodotto più usato per la sterilizzazione delle strutture. Si tratta di una sostanza molto efficace che agisce in fretta e ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Si trova in formato liquido, granulare oppure in pastiglie, è relativamente facile da usare e garantisce un’ottima disinfezione.

Il bromo

Come il cloro, è un prodotto chimico particolarmente indicato per l’igiene delle strutture. Elimina in modo efficace batteri, funghi e microrganismi inquinanti. A differenza del cloro, è resistente alle alte temperature e ad un pH elevato, quindi è perfetto per le piscine di piccole dimensioni dove l’acqua tende a scaldarsi più in fretta. Il bromo viene particolarmente apprezzato perché non produce clorammine e, quindi, non causa cattivi odori, irritazioni alle mucose e agli occhi.

Ossigeno attivo

Per utilizzare l’ossigeno attivo hai bisogno di istallare un generatore che tramite l’utilizzo di lampade UV produce scariche ad alta tensione. È un sistema di sterilizzazione molto efficace perché ossida i detriti e distrugge microrganismi e batteri. Grazie a questo metodo puoi diminuire la quantità di prodotti chimici utilizzati e non avrai problemi di cattivi odori nella struttura.

Elettrolisi del sale

Il principio alla base dell’elettrolisi è la trasformazione della molecola di sodio in più derivati tra cui il cloruro di sodio, utile per la disinfezione della piscina. Se decidi di sterilizzare così la struttura, devi istallare un’apposita centralina che scinde il sale per ottenere i derivati. Una volta che il processo è terminato e l’acqua pulita, i raggi UV ritrasformano il cloruro in sale e il ciclo può ripartire. Si tratta di un metodo comodo perché ti evita di misurare i valori dell’acqua ogni giorno e in più non inquina perché non necessita di prodotti chimici.

Disinfezione con la luce UV

La luce UV si affianca alla disinfezione con il cloro e prevede l’utilizzo di lampade a luce ultravioletta. La luce policromatica serve ad eliminare i sottoprodotti nocivi che si formano con l’uso dei prodotti chimici e ripristinare così il cloro libero utile alla sterilizzazione.

Si tratta di una soluzione efficace che, però, non sostituisce l’uso delle sostanze chimiche.

Hai scelto il metodo da utilizzare per disinfettare la piscina? Se hai bisogno di un consiglio e desideri saperne di più non esitare a contattarci.

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Hai già sentito questo nome e non sai di cosa si tratta? Il Biguanide, una parola un po’ inusuale, è un battericida che viene utilizzato in piscina per combattere il problema delle alghe e dei residui organici. Uno dei molti prodotti in commercio indicati per mantenere una corretta igiene della struttura.

Quando serve usare il Biguanide in piscina?

Il Biguanide è un trattamento privo di cloro a base di PoliEsa Metilene Biguanide o più semplicemente P.H.M.B.. Funziona molto bene come battericida grazie ad una forte componente funghicida che lo rende davvero efficace per combattere tante tipologie di alghe diverse.

Le alghe sono un problema comune nelle piscine interrate. A chi non è capitato di trovare l’acqua opaca e verdognola e di dover correre ai ripari? In questo articolo ti spieghiamo come combattere il fenomeno delle alghe senza ricorrere a metodi troppo drastici. Tornando al Biguanide, si tratta di un battericida molto diffuso, non solo perché particolarmente potente, ma anche perché è molto versatile e funziona anche con le alte temperature. Va, infatti, bene sia per le piscine interrate, che per quelle fuoriterra, ma anche per strutture di piccole dimensioni, come le minipiscine idromassaggio in cui l’acqua è più calda.

Come si usa il Biguanide?

Questo prodotto si presenta in forma liquida e si può versare direttamente in vasca. È davvero molto pratico da usare. L’importante è leggere con attenzione le indicazioni riportate sulla confezione in modo da non rischiare di sbagliare il dosaggio o di far danni. Infatti, il Biguanide è incompatibile con il cloro e, quindi, nel caso l’acqua sia stata precedentemente trattata, occorre effettuare un ricambio e lavare gli impianti. Per tale motivo, il suo utilizzo è più diffuso nel caso di piscine che usano come metodo di disinfezione l’ossigeno attivo. Il battericida viene così aggiunto come coadiuvante alla disinfezione.

Le caratteristiche del Biguanide

Si tratta di un prodotto potente e versatile che si presta molto bene alla disinfezione di piscine interrate e fuoriterra perché:

  • È efficace e agisce velocemente, per questo viene usato come alghicida e sterilizzante,
  • Sopporta bene le alte temperature e quindi si presta a disinfettare anche le minipiscine idromassaggio nelle quali l’acqua si scalda più in fretta,
  • Non è compatibile con il cloro, così viene utilizzato soprattutto nelle strutture che sono disinfettate con l’ossigeno attivo,
  • Non irrita la pelle e gli occhi ed è la soluzione ideale per chi mal sopporta sostanze più aggressive come il bromo o il cloro.

Il Biguanide è sia un battericida che può essere usato per eliminare le sostanze organiche in piscina, sia un coadiuvante al trattamento ad ossigeno attivo alternativo al cloro e al bromo. Come vedi esistono molti modi diversi per sterilizzare la struttura, dai più diffusi a quelli che sfruttano metodi alternativi per non ricorrere ai prodotti chimici, come la sterilizzazione a sale. Per sapere qual è il più adatto a te, ti consigliamo di rivolgerti ad un esperto, contatta il rivenditore Rete Piscine più vicino a dove abiti.